
Incipit “Segolino, stammi dietro, io mi affaccio alla finestra”. Gli scuri sono aperti di una spanna, il che li permette a Màcino di metterci la testa. Ele bisbiglia: “Che cosa si vede?” “Grigio”, fa Màcino, “grigio e conigli impiccati!”. La schiena tutt’ossa di Ele si gela. “Coglione, faccio finta”. dice Màcino, “c’e grigio, grigio e...
Incipit
"Segolino, stammi dietro, io mi affaccio alla finestra". Gli scuri sono aperti di una spanna, il che li permette a Màcino di metterci la testa. Ele bisbiglia: "Che cosa si vede?" "Grigio", fa Màcino, "grigio e conigli impiccati!". La schiena tutt'ossa di Ele si gela. "Coglione, faccio finta". dice Màcino, "c'e grigio, grigio e basta".Quarta di copertina
Cieli bidimensionali e gocciolanti. Giorni netti come ghigliottine. Lungo due diversi spazi temporali, l'infanzia di Màcino ed Ele, "sette anni mingherlini", fra piani criminali escogitati sul sagrato della Chiesa e scorci famigliari carichi di silenzio e solitudine. Ventidue anni dopo il successo di Angelo, ricco e lezioso, e le difficoltà insormontabili di Gabriele, disoccupato. Intorno a loro Marina, Bastiano e rantoli del nonno, Elsa ed Emilio, l'amico Ombo e le Winston al Caffè Castrotenuto con l'albanese Kastriot, "messaggero di episodi così assurdi che per forza sono veri". Infine Ju, la cinesina dell'ipermercato, l'oggetto dei desideri più impuri. Figure che sopravvivono nei fotogrammi di una città monocromatica, codificata da metafore liquide, geometriche, sopratutto carnali, che vivisezionano la feroce banalità delle azioni quotidiane. Una narrazione musicale che esplora i temi dell'incomunicabilità, della vita come messinscena, dell'incapacità di diventare qualcuno in famiglia e tantomeno al lavoro, tra passioni torbide e aspirazioni sbiadite dal tempo. Qualcosa tuttavia pare salvarsi. E salvare. È lo sguardo "neutro, laterale", di Gabriele, insensibile alle promesse del piacere consumistico, la cui insofferenza verso le brutture necessariamente allude al bello. Che si attende con inerzia mentre "i giorni, storia a storia, se ne vanno".ISBN : 9788889080986
Pagine : 158
Giovanni Fantasia
Giovanni Fantasia ha pubblicato la raccolta di poesie Introduzione alla città (2007), il racconto illustrato Spedibile Cafè Hadid (Schiaffo Edizioni, 2008) e il romanzo Santi, negri e scarafaggi (Quarup Editrice, 2009). A partire dal 2011 esplora il paesaggio e le sue mutazioni attraverso la fotografia (www.giovannifantasia.it). Le pratiche del niente è il secondo romanzo.
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