«La Vasini nacque da Gigliola Pari, maestra elementare, predestinata al mare e destinata alla rete delle parole più pescosa, la poesia». Ci sono biografie di persone realmente esistite, scritte per tributare loro l’onore (o il disonore) di entrare nella memoria dei lettori. Poi ci sono biografie di personaggi reali ma raccontate da personaggi di finzione, creati dagli scrittori.
Perché non può esserci una biografia che racconta la vita e le opere di una persona inesistente, narrata da una persona reale, dallo scrittore in prima persona? E perché questa biografia non può ambire alle vette del genere biografico?
Maurizio Matrone ci chiede di stare a questo gioco, di accettarne le regole. E pagina dopo pagina veniamo conquistati da Gisella Vasini, dalla poetessa bagnina, dai suoi scritti (perché Gisella ha scritto, e pubblicato, e anche i suoi discorsi, pronunciati sulla spiaggia, sono stati raccolti e dati alle stampe), dalle sue “lentiggini spiritose illuminate da due soli di smeraldo”, dalla sua romagnolevolezza che, scrive Matrone, è quella “facoltà consentita a taluni popoli, perché di popolo romagnolo si parla, e negata ad altri, di intelligere la vita nel modo più acuto e assieme più astuto, più lirico e assieme più frivolo, più alto e assieme più basso”. E allora, pagina dopo pagina, ci accorgiamo di accettare la sfida, ci sorprendiamo a desiderare, con ogni nostra molecola di lettrici e lettori, che Gisella sia davvero esistita. Il gioco funziona. Ma è davvero un gioco? È davvero solo un gioco? È Matrone, navigato scrittore di gialli, a risponderci: «Chi non crede nella potenza dell’immaginazione non può apprezzare questo libro, né potrà amare nessuno e nemmeno potrà essere amato da chicchessia».
Anno : 2024
ISBN : 9788899667818
Pagine : 104