Incipit “Gli agguati rappresentano la mia personale visione della poesia. Nessuno di loro ha un titolo o un preciso riferimento temporale, semplicemente vengono trascritti uno dopo l’altro. Non e’ compresa nessuna volontà meramente narrativa o estetica poiche’, quasi sempre, si tratta di scrittura automatica in tempo reale. In ogni caso vi sono racchiuse le tracce,...
Incipit
"Gli agguati rappresentano la mia personale visione della poesia. Nessuno di loro ha un titolo o un preciso riferimento temporale, semplicemente vengono trascritti uno dopo l'altro. Non e' compresa nessuna volontà meramente narrativa o estetica poiche', quasi sempre, si tratta di scrittura automatica in tempo reale. In ogni caso vi sono racchiuse le tracce, o germi, della mia scrittura, della mia etica e anche l'origine dell'osservazione che determina il mio rapporto con le arti visive; sia questo di origine critica o creativa".Quarta di copertina
"Gli agguati sono attacchi rapidi, che si risolvono in pochi secondi senza preavviso. Sono spesso sconfitte premeditate. Attacchi che bastano a se stessi, e che spesso non hanno una vera e propria ragione di esistere, uno scopo. Nascono più dalla rabbia che dalla ragione. Più dalla bile che dal cuore. Chi fa un agguato non si aspetta di vincere nessuna guerra. Vuole al massimo lasciare un segno, impresso sul campo di battaglia, un segno che a volte rende la guerra anche più dura, più aspra. E chi fa un agguato, di tutto questo, e' perfettamente cosciente." Dalla postfazione di Giuseppe SofoRecensione
Una TAC dell'anima che rivela, attraverso un percorso estremamente introspettivo, aspetti interiori comuni a diverse esistenze. Questi scritti si srotolano attraverso una sequenza nervosa e solo apparentemente disomogenea; sottolineata dalla caratteristica editoriale del volume. Ogni copia è pezzo unico. L'autore ha utilizzato un metodo di assemblaggio delle pagine che prevede l'utilizzo di carte di risulta, errori, scritture e disegni realizzati direttamente sui fogli 70x100. Attraverso il taglio e la piegatura questo materiale risulta disperso nelle diverse copie, come un pensiero che si scioglie nei frammenti e nelle sfaccettature della contemporaneità. Loschi ha voluto ricostruire, anche visivamente, il terreno metropolitano, casuale ed incontrollabile, che ha generato la scrittura degli agguati. Contenuto e contenitore si fondono in un'opera unica dove il messaggio affidato all'oceano dell'esistenza altro non è che lo stupore di un sopravvissuto.ISBN : 9788896855003
Pagine : 95
Fabrizio Loschi
Scultore, pittore e operatore dell'inutile, per sua definizione, ha pubblicato Democratura (Gribaudo 2005) e il racconto Quanto vale? inserito nell'antologia Storie Scellerate (Cabila 2009)
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