Incipit A volte accade che la poesia arrivi soltanto alla fine, quando tutto è perduto e ogni cosa è compiuta. E certo Roberto Alperoli ha poca, forse nessuna vera speranza di trovare finalmente un “solitario armistizio/ con la vita”. Quanto a sé stesso, almeno. Chissà, forse la sua passione politica si potrebbe anche comprendere a...
Incipit
A volte accade che la poesia arrivi soltanto alla fine, quando tutto è perduto e ogni cosa è compiuta. E certo Roberto Alperoli ha poca, forse nessuna vera speranza di trovare finalmente un "solitario armistizio/ con la vita". Quanto a sé stesso, almeno. Chissà, forse la sua passione politica si potrebbe anche comprendere a partire da qui, dal riferimento a un orizzonte che vive comunque oltre il giro chiuso della propria vicenda privata. Non il suo verso, però - questo verso così intimo, fermo, quasi silenzioso, che non ambisce a smuovere o a tentare alcunché. Cerca invece un poco di luce, una tregua piccola piccola, un raccoglimento-rischiaramento a raggio cortissimo, di lucciola, ma tuttavia decisivo, come quello di chi debba ogni volta uscire da un'acqua buia per ritrovarsi, anche se solo e sfiancato, sulla riva di un fiume (la vita) che porta via da sé stessi. (Roberto Galaverni)Quarta di copertina
Le parole di Roberto Alperoli sono immagini che ci attraversano: i suoi cieli, i suoi campi desolati o in fiore, le sue case col padre sempre sullo sfondo, o in primo piano, imponente, prima grande e poi divenuto piccino, quasi figlio, e il correre delle nuvole, in cui cercare traccia della madre amata e perduta. Tutto è immagine, tutto in lui è pittura, cinema, ma anche tutto è avvolta dalla musica. Ci accompagnano le parole poetiche nel labirinto della sua psiche, ma non ci si perde: si segue con trepidazione la strada, perché la nostalgia non ci strappi lontano. Ma no, basta seguirlo con lui il cammino; c'é il filo forte, a volte impercettibile ma a suo modo implacabile, con cui avvolge il polso di noi che seguiamo. Non si può smettere per un attimo la lettura, è il fare della vita che si fa strada, il "fare anima" che dolcemente e duramente è la trama della poesia. Poiesis, cioè fare. parole precise che dicono di sentimenti, trattenuti a volte, eppure luminosi nel buio.ISBN : 9788896855812
Pagine : 92
Roberto Alperoli
E' nato a fabbrico (RE) nel 1955. Ideatore e organizzatore del "PoesiaFestival" delle Terre dei Castelli, è autore di tre libri di poesia: La vita accanto (2003), Le minime eternità (2008) e, insieme a Alberto Bertoni e Emilio Rentocchini, Recordare (2011), tutti pubblicati da Incontri Editrice.
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