
Dani Tazzioli scrive per ardire, per tradire, per tradurre.
Incipit
Leggendo le poesie di Dani Tazzioli, raccolte in Discordanze, non si può fare a meno di apprezzare l'apparente nitidezza del percorso quotidiano, diaristico, e il tono pacato, dialogico. Eppure, a intervalli regolari, irrompe per sei volte nella normale densità del dettato la raffica lacerante di un Trittico, che squarcia e ricuce e riscuoia continuamente la trama orizzontale, aprendone gli spessori più profondi, intimi, come scavati nella carne stessa dell'Autrice: che in tal modo si rivela, a lampi di magnesio, con luce ambivalente, ma senza pietà, al lettore. Si tratta di sei scuri poemetti – mi sia concesso il termine – a cui pare venga demandato anzitutto un compito di sradicamento dell'ovvietà….(dalla prefazione di E. Rentocchini)Quarta di copertina
"Dani Tazzioli scrive per ardire, per tradire, per tradurre. Lei abbagliata dalla "parola scritta/ perché sa resistere nel vuoto" qui scava in poesia, tocca la poesia. Quella poesia, non va dimenticato, che tanto spazio concede senza timore al vuoto della pagina. E che col vuoto gioca per sottrazione". (Dalla prefazione di E. Rentocchini)ISBN : 9788889080924
Pagine : 67
Daniela Tazzioli
Daniela Tazzioli, nata a Sassuolo, è cittadina italosvizzera. Dopo la laurea in Storia all'università di Bologna si è specializzata in Storia delle religioni e antropologia religiosa alla Sorbona di Parigi. Finalista e vincitrice di concorsi di poesia, ha pubblicato Puro amore (2010), Fiabe dal Nord (2010) e La scuola diversa (2013). Vive e lavora a Basilea.
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